.Michelangelo “Dio fluviale”

Michelangelo “Dio fluviale”

Un modello in terra cruda di un Dio Fluviale opera di Michelangelo

Di Giorgio Bonsanti, Storico dell’arte Segretario Generale dell’Accademia delle Arti del Disegno di Firenze

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L’Accademia delle Arti del Disegno nacque il 13 gennaio 1563, per volere del Granduca Cosimo de’ Medici, ed è pertanto la più antica accademia d’arte al mondo. A consigliarne la creazione era stato Giorgio Vasari; la sua finalità: di ispirare quello che oggi chiameremmo dirigismo artistico nello Stato mediceo rigidamente controllato dal potere granducale.

Il primo eletto a farne parte fu Michelangelo, che aveva già ottantott’anni, stava a Roma da un trentennio, e sarebbe morto l’anno dopo. Naturalmente, ci sono state “successive modificazioni”, come si esprime il gergo burocratico; basterà richiamare che oggi l’Accademia unica creata nel 1784 dal granduca Pietro Leopoldo di Lorena si è diramata in una serie di istituti diversi: l’Accademia di Belle Arti, la Galleria dell’Accademia, il Conservatorio di musica, l’Opificio delle Pietre Dure; e, appunto, l’Accademia delle Arti del Disegno.

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Che sono tre, pittura, scultura, architettura, unite da sua maestà il Disegno, quel denominatore comune che ha sempre distinto la tradizione fiorentina. Agli inizi la finalità didattica della Accademia era forte, ed è in omaggio ad essa che Bartolomeo Ammannati (architetto, scultore, letterato), le fece dono dell’opera più preziosa che possedeva, il modello in terra cruda di un Dio Fluviale, opera di Michelangelo, che Ammannati a sua volta aveva ricevuto in dono dal granduca Cosimo.

Era il 28 aprile 1583. Sarebbe stato un modello ineguagliato da osservare, studiare, copiare per gli allievi artisti. Si trattava, e si tratta, di un oggetto assolutamente particolare e raro. Era abitudine degli scultori di eseguire dei modelli in materiali deperibili che dovevano assisterli nella delicata, e costosa, fase della traduzione in marmo o pietra. E che svolgevano anche l’ulteriore funzione di presentare ai committenti l’aspetto finale, per ottenerne l’approvazione.

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